Sperimentazione

1                     Descrizione dello scenario logistico

Le postazioni di simulazione hanno lo scopo sperimentale di  testare l’algoritmo e di simulare l’uso del sistema cercando di replicare tutte le caratteristiche tipiche dell’ambiente di reale utilizzo. Per poter rendere lo scenario reale, le postazioni di simulazione comprendono una serie di strumenti ed oggetti utili a rendere il più naturale possibile l’ambiente di simulazione. Sono stati utilizzati dunque una serie di arredamenti che possano essere confortevoli e tali da non creare ostilità nel soggetto sperimentatore e allo psicologo del lavoro. Questo aspetto è molto significativo in quanto, simulando un colloquio di lavoro, e valutando lo stato emozionale del soggetto, un ambiente non conforme al caso d’uso reale, potrebbe creare delle alterazioni nei risultati ottenuti sperimentalmente.

Le postazioni messe a disposizione sono due. Entrambe le stanze devono possedere le stesse caratteristiche ambientali e la disposizione degli oggetti utili alla simulazione deve essere la stessa. Tali condizioni sono essenziali per un corretto funzionamento del sistema e per garantire le stesse prestazioni in entrambe le stanze.

1.1   Ambiente della postazione

L’ambiente ha un ruolo molto importante, tale da poter condizionare lo stato emotivo del soggetto analizzato e sia l’intero sistema di acquisizione.

Sul piano emotivo e percettivo, la postazione è stata realizzata in modo da rendere l’ambiente verosimile a quello di uno scenario reale. Questa costrizione è dovuta a causa della percezione del soggetto che in tale ambiente deve essere la stessa di quella che potrebbe provare in un ambiente reale ed affine al contesto dell’esperimento. Lo scopo è quello di evitare che lo scenario possa suscitare nel soggetto una o più emozioni estranee che altrimenti non sarebbero naturali in un caso d’uso reale. In definitiva si cerca di evitare qualsiasi contributo emozionale esterno che possa influenzare il sistema di rilevazione della risonanza.

La postazione realizzata contiene al suo interno una serie di accessori che costituiscono per una parte l’arredamento, utile per rendere l’ambiente confortevole, e altri accessori che sono funzionali al sistema di rilevazione della risonanza. L’insieme dei componenti necessari alla funzionalità del sistema sono mostrati nella seguente rappresentazione grafica.

In particolare si richiede che la sedia del soggetto sottoposto al colloquio sia senza braccioli per evitare impedimenti o limitare i movimenti delle braccia. Inoltre la presenza dei braccioli della sedia potrebbe interferire con il software di riconoscimento gestuale.

Scenario

Figura 1: Scenario

La webcam ed il microfono devono essere posizionati in direzione del volto del soggetto per poter acquisire il video e l’audio in maniera ottimale e ridurre al minimo i rumori esterni. Inoltre la sedia e di conseguenza la locazione del soggetto esaminato devono essere posizionati a 80 centimetri di distanza dal tavolo come mostrato in figura. Questa distanza è stata misurata sperimentalmente ed è quella ottimale affinché entrambi i dispositivi di ripresa possano acquisire correttamente le immagini.

DisposizioneWebCAm

Figura 2: Disposizione WebCam

Il dispositivo Kinect deve riprendere frontalmente il corpo del soggetto poiché deve riuscire a rilevare i movimenti del busto, della testa, delle braccia e delle gambe, come mostrato in figura.

AreaDiRipresaDelKinect

Figura 3: Area di ripresa del Kinect

Per avere questo campo di ripresa, il Kinect, come i sensori presenti al suo interno, deve essere posizionato ad un’altezza, di 184 centimetri ricavata sperimentalmente e il soggetto si deve posizionare ad una distanza complessiva di 200 centimetri dal Kinect.

DistanzaTraKinectESoggetto

Figura 4: Distanza tra Kinect e soggetto

1.2   Considerazioni sulla sensoristica

I sensori presenti nella stanza sono:

  • Microfono: utile per la registrazione del segnale vocale;
  • Webcam: usata per il riconoscimento delle espressioni facciali;
  • Kinect: deputato al riconoscimento gestuale.

Il microfono è incorporato nella webcam ed insieme costituiscono un unico oggetto. Oltre ai dispositivi di sensoristica, che prelevano dati dall’ambiente esterno circostante, è presente una unità di calcolo, nella fattispecie un personal computer munito dei suoi tipici accessori quali un monitor, tastiera e mouse.

La configurazione pensata affinché il sistema possa funzionare, comprende i seguenti elementi:

  • Microsoft Windows Kinect;
  • Logitech C525 HD Webcam con microfono integrato;
  • Supporto per webcam;
  • Mensola per Kinect;
  • Sedia priva di braccioli;

Personal computer:

  • Intel (R) Core(TM) i7-2600 CPU @3.40GHz;
  • 8GB RAM;
  • Hard Disc 500GB per SO;
  • Hard Disc 2000GB storage;
  • Scheda madre: Asus GA-P61-USB3-B3;
  • Scheda video: Nvidia GeForce GTX 550 Ti;
  • Monitor 21″;
  • Mouse e tastiera preferibilmente wireless;
  • Case.

Affinché il sistema possa classificare, registrare, ed analizzare correttamente i segnali vocali, il microfono deve essere in prossimità del candidato per captare al meglio il segnale vocale. Inoltre, l’ambiente deve essere il meno rumoroso possibile per evitare che rumori esterni possano interferire con il sistema di rilevazione dei segnali audio.

La posizione del microfono, essendo integrato, corrisponde a quella della webcam. Tale dispositivo deve trovarsi frontalmente al candidato e ad una distanza di 80 centimetri con una tolleranza di dieci centimetri. Per quanto riguarda il dispositivo atto all’acquisizione dei gesti, deve essere posizionato di fronte al candidato. Affinché la registrazione video possa essere ottimale, senza che alcun oggetto interferisca con l’area di interesse, il Kinect deve essere posizionato ad almeno 184 centimetri di altezza con una tolleranza di dieci centimetri.

La luminosità dell’ambiente gioca un ruolo fondamentale per entrambi i sensori video, che come noto, sono sensibili alla luminanza della stanza. Per questo motivo, dopo aver tarato il sistema di acquisizione, si cerca di mantenere costante la luminosità nelle zone di interesse per mantenere invariate le prestazioni del sistema di rilevazione della risonanza. La distribuzione di luce, inoltre deve essere il più possibile uguale per entrambe le stanze per ottenere gli stessi parametri dai sensori.

2                     Descrizione dell’agenzia di risorse umane

Adecco [1] è l’agenzia per il lavoro leader in Italia, grazie ad una rete di 400 uffici capillarmente distribuiti su tutto il territorio nazionale e alla consulenza di 1.800 professionisti che operano ogni giorno al fianco delle aziende per fornire le soluzioni HR di cui hanno bisogno e dei candidati per offrire loro il lavoro che desiderano. Dalla piccola impresa alla multinazionale, nel 2011 oltre 18mila aziende hanno scelto Adecco, rivolgendosi alla più grande rete di agenzie per il lavoro esistente nel nostro Paese. Più di 156 mila, invece, sono le persone che hanno trovato un lavoro: in particolare, il 30% ha ottenuto un contratto stabile direttamente con l’azienda dopo un primo periodo a termine.

Adecco è nata nel 1996 a seguito della fusione tra due delle prime tre più importanti aziende di servizi al personale al mondo: ADIA ed ECCO. Tali aziende avevano dei profili geografici complementari (ADIA – Svizzera ed ECCO – Francia) e dalla loro unione è nata ADECCO che è diventata in brevissimo tempo un leader mondiale con ricavi annuali superiori a 5.4 bilioni di euro. L’operatività è garantita dalla combinazione e cooperazione di 2500 filiali che creano una rete globale fornendo servizi di un’eccezionale portata e qualità.

Il cuore dell’azienda conta su circa 250.000 persone che lavorano quotidianamente per fornire eccellenza nei servizi a privati ed aziende richiedenti.

I servizi offerti da Adecco rispondono a tutte le esigenze aziendali:

  • Somministrazione di lavoro a tempo determinato ed indeterminato;
  • Ricerca e Selezione;
  • Outsourcing;
  • Formazione;
  • Ricollocazione professionale – Career Transition;
  • Consulenza H R/Organizzativa.

In Italia Adecco è l’agenzia leader per il lavoro e possiede una rete capillare di uffici distribuiti su tutto il territorio. Ogni giorno numerosi dipendenti lavorano a fianco delle aziende per fornire le soluzioni HR di cui hanno bisogno e dei candidati per offrire loro il lavoro che desiderano.

L’obiettivo di Adecco è quindi aiutare persone ed aziende a lavorare in modo più efficiente ed efficace, offrendo a tutti maggiori opportunità nel mercato del lavoro. Attraverso la formazione, la tecnologia e l’innovazione, supportano la crescita professionale dei loro lavoratori, favorendo così lo sviluppo di competenze specialistiche capaci di creare un vantaggio competitivo per tutti i loro interlocutori.

In qualità di leader mondiale nella gestione delle risorse umane (un business che ha un impatto positivo su milioni di persone ogni anno) il Gruppo Adecco, fornisce e ricopre un ruolo importante sul piano globale.

3                     Andamento della sperimentazione

Per la definizione della “firma” del soggetto risonante e del soggetto dissonante, rappresentativo del riferimento per costituire la metrica di risonanza/dissonanza, è stato necessario progettare un questionario che è stato sottoposto ai soggetti.

La progettazione del questionario per la definizione dell’area del soggetto risonante, del soggetto dissonante e dell’area di incertezza ha richiesto: la progettazione del questionario di prova e la sua somministrazione ad un campione composto da 160 soggetti. Il passo successivo è stato quello di tradurre le risposte in variabili dicotomiche adatte al trattamento per mezzo della metodologia delle variazioni concomitanti. Successivamente sono state analizzate le variabili dicotomiche per mezzo del chi quadrato. Si è redatto il questionario definitivo in base ai risultati prodotti precedentemente dall’analisi statistica del questionario di prova. Sono state tratte e relazionate delle linee guida in merito a come debba essere calcolata la misura di risonanza/dissonanza e l’area di incertezza.

Il questionario di prova è basato sulla Teoria dei bisogni Vitali la quale fornisce delle indicazioni che possono essere schematizzate come segue:

  • I sistemi viventi utilizzano la proprietà della risonanza per sviluppare forme di organizzazione;
  • Quando la risonanza ci consente di convergere verso obiettivi vantaggiosi per la sopravvivenza, si sperimentano sensazioni neurovegetative di calore e di benessere che a livello conscio vengono categorizzate come emozioni positive (risonanza positiva, o sintropica);
  • Quando la risonanza viene utilizzata per divergere da obiettivi vantaggiosi per la sopravvivenza, si sperimentano sensazioni neurovegetative di malessere e dolore che a livello conscio vengono categorizzate come emozioni negative (risonanza negativa, o entropica);
  • La risonanza positiva e la risonanza negativa si differenziano in base al fatto che la prima è sintropica (finalizzata), mentre la seconda è entropica (causata).

Seguendo la metodologia delle variazioni concomitanti, gli item (le domande/variabili) del questionario sono state divise in variabili chiave, ossia variabili esplicative e variabili di struttura. Le variabili chiave servono a differenziare tra risonanza negativa e positiva, cioè risonanza entropica o sintropica, le variabili esplicative descrivono invece quelle sensazioni e quelle emozioni che si ipotizza possano essere correlate (essere concomitanti) con le variabili chiave di risonanza ed infine le variabili di struttura servono a descrivere il campione e in questo caso saranno limitate al sesso e all’età.

3.1   Struttura del questionario e Numero dei campioni

La scala di risposta possibile all’interno del questionario è unica e varia in un intervallo compreso tra 0 e 10. Il tempo necessario richiesto per la compilazione completa del suddetto è inferiore a 10 minuti.

Hanno compilato il questionario 160 persone, in totale 71 maschi (44,4%) e 89 femmine (55,6%) con la classe centrale tra i 41 e i 50 anni maggiormente rappresentata.

3.2   Questionario finale

Il questionario finale è stato ottenuto prendendo i 10 item maggiormente correlati con le variabili chiave. Il questionario e il software di rilevazione della risonanza verranno perciò utilizzati in modo congiunto durante alcuni colloqui di selezione. Per consentire alle tecniche correlazionali di funzionare è necessario considerare che: un colloquio di selezione coincide con un’unità statistica e si richiedono almeno 120 unità statistiche ognuna delle quali è composta da 4 questionari, due compilati all’inizio (uno dal selezionatore e uno dal candidato) e due compilati alla fine (uno dal selezionatore e uno dal candidato).

Il campione può appartenere a qualsiasi tipo di profilo professionale; per quanto riguarda la consistenza dei dati, è fortemente consigliato includere tutti i possibili profili in modo da avere una diversità dei campion che sia il più ampia possibile.